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domenica 4 luglio 2010

Runner o no


Ho un adesivo sulla macchina, preso alla maratona di Roma, che dice "Runner on board - Maratoneta a bordo". Non credo sia la traduzione corretta...
La corsa è parte di me, della mia vita sportiva e complemento insostituibile dei miei allenamenti.
Sono un corridore. Corro. Mi piace moltissimo correre, sotto il sole a mezzogiorno in piena estate, alla mattina presto in una buia giornata invernale, sotto una pioggerellina fine ma incessante o scappando da un violento temporale d'agosto. Corro; sono uno sportivo resistente, quindi lo faccio per lungo tempo, e mi piace da matti, ma apprezzo molto anche i lavori di velocità, balzi, scatti, skip, ripetute.... Mi piace talmente correre che addirittura partecipo a delle competizioni. Se un individuo, con una determinata disciplina, si mette in gioco al punto tale da estendere la sfida dal livello personale (sfida con se stesso) al livello "globale" (sfida con gli altri e/o con il cronometro), vuol dire che trova veramente piacevole svolgerla. A costo di essere ripetitivo, nel mio caso quella disciplina è la corsa...
La corsa è anche parte del mio lavoro. Alleno chi vuole correre, aiuto chi vuole provare a correre più veloce di quello che già fa, insegno a correre a chi non lo ha mai fatto, inserisco la corsa anche in programmi di allenamento di discipline che poi, in effetti, con la corsa non hanno nulla a che spartire.
Fin qui nessun problema.
Mi piace sollevare pesi, tirare di boxe e kickboxing, mi piacciono le arti marziali, mi piace nuotare. Sono uno sportivo vero, credo. Mi piace lo sport e cerco di praticarlo il più possibile. Più sport possibili. Il mio passato lo dimostra.
Quindi la corsa è una mia passione sportiva, ma in effetti, non è l'unica. Dedico parte della mia vita sportiva alla corsa e parte ad altri sport. Questo mi soddisfa molto sia dal punto di vista fisico che da quello mentale che, non ultimo, da quello estetico.
Non sono un runner. Sono uno sportivo che pratica la corsa, un corridore che si allena utilizzando anche altri sport, ma non sono un runner.
Vgando un po' in rete mi sono fatto un'idea sulla definizione di runner. Non rientro nei parametri neanche di forza.
I runners sono un gruppo, si sentono parte di un gruppo, io sono un solitario. I runners seguono tabelle e registrano tutti gli allenamenti. Io no, spesso non ho neanche la più pallida idea di quanta strada ho fatto. I runners hanno tutti cardiofrequenzimetri supertecnologici e gps di ultima generazione, io ho un orologio con cronometro (e tempi parziali...!) che non so usare neanche completamente. Faccio allenamento con i pesi (anche i giorni prima di una gara, se ho voglia di farlo), i runners veri aborrono i pesi (appesantiscono... ;-)). Gran parte dei runners corre ascoltando la musica, io ascolto il mio corpo ed i rumori che mi circondano. La vita dei runners ruota intorno alla corsa, nel mio caso la corsa ha la sua orbita intorno alla mia vita sportiva. Potrei andare avanti per ore.
Sono un corridore, questo si, può darsi anche con la C maiuscola (piccola pompatina all'ego), ma soprattutto sono uno sportivo, a 360° (sport, vita sana, alimentazione corretta, rispetto dell'ambiente, degli animali e delle altre persone), non sono un runner, e mi sta bene così.

4 commenti:

  1. Sinceramente pensavo che "runner" e "corridore" fossero la stessa cosa, solo espressa in termini diversi – a seconda che si preferisca utilizzare anglicismi oppure conservare la lingua italiana.
    Per quanto mi riguarda, solitamente mi definisco una podista, utilizzando la definizione di "runner" in alcuni contesti (più per vezzo che per altro): ignoravo che tale parola identificasse una categoria con precise caratteristiche. Ma è davvero così? Mi riconosco in alcuni dei parametri che elenchi ma non in altri. Quindi, sono o non sono una runner? Sai cosa ti dico? Non mi ero mai posta il problema e continuerò a non pormelo: proseguirò a correre, sì. Ed è questo ciò che conta.

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  2. Vero, in fondo l'importante è correre...

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  3. RUNNER O NO
    Voglio dedicare questa frase a te e a Renzo, che tanto bene conosco, anche nelle sfumature..., che tanto ammiro e in più vi voglio un bene dell'anima.

    "Il senso dell’impresa è parteciparvi, il senso della fatica è il respiro che si inceppa nei denti quando la saliva si fa epica".

    Non so chi abbia scritto questa frase, ma lo ringrazio.

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