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domenica 25 luglio 2010

Acqua - seconda parte


Oltre al bilancio negativo acuto di acqua, anche uno stato persistente di disidratazione compromette sia le capacità fisiche che quelle mentali. Aumentano inoltre i rischi di calcoli renali, cancro al colon e all'apparato urinario, problemi cardiaci. Viceversa, anche l'aumento del contenuto idrico corporeo può risultare dannoso per l'organismo umano, distinguendo due tipologie di problemi, l'iperidratazione che comporta modificazioni dell'osmolarità plasmatica e, più grave, l'intossicazione da eccessiva ingestione di bevande, che può provocare anche sintomi di natura neurologica.
Il fabbisogno di acqua varia molto da individuo a individuo, e dipende inoltre anche da altri numerosi fattori, come la composizione della dieta, il clima, l'attività fisica. In condizioni fisiologiche il turn over giornaliero di acqua corrisponde al 15% del peso corporeo nei primi mesi di vita e al 6 - 10% del peso corporeo nell'adulto. In quest'ultimo caso, un apporto giornaliero di acqua pari a 1 ml/kcal di energia spesa permette di bilanciere le perdite di cui non ci rendiamo conto perchè passano attraverso i polmoni e la pelle e di mantenere un carico di soluti tollerabile per il rene. Tuttavia il National Research Council (USA) aumenta la raccomandazione a 1,5 ml/kcal, in considerazione della forte variabilità legata alla sudorazione e all'attività fisica.
Nelle 24 ore il ricambio idrico è di circa 2 - 2,5 l: più del 50% è acqua proveniente dalle bevande, il resto proviene dai cibi, in essi contenuta o da essi ottenuta per ossidazione.

ENTRATE: bevande (1500 - 2000 ml) + Alimenti (500 - 1000 ml) + ossidazioni (300 - 350 ml);
USCITE: rene (urine 500 - 1500 ml) + cute (sudore 100 - 1000 ml) + cute (perspirazione 500 - 1000 ml) + vie aeree (respirazione 400 - 600 ml) + intestino (feci 50 - 200 ml);

Per quanto riguarda le entrate, volendo quantificare, il fabbisogno quotidiano è pari a circa 30 - 40 ml/kg di peso corporeo.
Come abbiamo detto la maggior percentuale di questa quantità viene raggiunta con l'introduzione di bevande, soprattutto di acqua, generalmente assunta sotto forma di acqua minerale imbottigliata. Le acqua minerali vengono classificate in base al residuo fisso (ciò che resta - sali minerali - dell'acqua evaporata a 180°C) e alla composizione salina.
L'acqua da bere quotidianamente dovrebbe essere preferibilmente oligominerale, cioè con un basso tenore di residuo fisso.
Brevemente:
  • Consumare almeno 1,5 - 2 litri di acqua al giorno;
  • Consumare, preferibilmente, acqua a tempreatura ambiente o appena fresca;
  • Bere spesso nel corso dellintera giornata;
  • Bere di più quando la temperatura è più alta o quando il livello dell'attività fisica aumenta
Le bevande che possiamo assumere sono alcaline oppure acide, in base al loro pH. Il pH è un numero che indentifica il grado di acidità o basicità di una soluzione, non ha unità di misura, viene espresso con un valore compreso tra 0 e 14. Se una soluzione è neutra, il pH sarà uguale a 7, una soluzione acida avrà ph<7,>7. Il pH è un fattore logaritmico (pH = -Log10 [H+]), quindi quando una soluzione diventa 10 volte più acida, il pH scende di un'unità.
Semplificando molto il discorso, il nostro organismo, con il passare degli anni, tende ad incrementare i propri valori di acidità, provocando un significativo invecchiamento cellulare. Questo processo può essere combattuto (o almeno non incrementato) scegliendo bevande leggermente alcalino (pH>7). Ricordiamo anche, comunque, che l'utilizzo di bevande troppo acide arreca danni da accumulo (calcoli renali, infezioni urinarie, disordini metabolici) nel nostro organismo (per esempio il pH della coca cola è di circa 2,5 - 2,7!!!).
Una meta - analisi pubblicata sull' Am. J. of Cl. Nutrition, in cui vengono confrontati gli effetti di una dieta alcalinizzante e di una acidificante, ha confermato che nel primo caso viene migliorata la densità ossea, il bilancio azotato e la secrezione di ormone della crescita, mentre nel secondo caso si evidenzia una importante perdita di massa muscolare e massa ossea.
In definitiva, pare evidente come i benefici di un costante approvigionamento di acqua (possibilmente leggermente alcalina) durante la giornata, accompagnato da una dieta ricca di alimenti freschi come frutta e verdura e di proteine di qualità, commisurate al proprio fabbisogno, permetta di affrontare, nel migliore dei modi, anche uno stile di vita particolarmente attivo, remando incessantemente verso benessere e salute.

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