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domenica 22 aprile 2012

Cerotti, culo e Run&Motion


E' andata. Questa mattina si è svolta la gara di Genova. Non torno a ripetere ciò di cui ho già parlato nel mio lungo post di qualche giorno addietro. Entro subito nel merito.
Run&Motion schierava un gruppo di leoni, una squadra di fiere assetate di sangue podistico, di asfalto bruciante e di cuori palpitanti. La nostra t-shirt recita "I Believe". E noi, come da copione, abbiamo creduto; in noi stessi, nella nostra amicizia, in ciò che potevamo fare, nella corsa.
Ne è nata una giornata di divertimento, di gioia, di fatica, di emozioni e di soddisfazioni. Abbiamo corso in sette, io, Matteo, Gianni e Manuela nella CorriGenova di 11,5 km, mentre Simone, Massimo e Carlo nella MezzaDi Genova (21,097 km). Tutti gli altri erano con noi, nel nostro spirito guerriero, nel nostro cuoremartellante (scritto tutto attaccato perchè rende meglio l'idea) , nelle nostre gambe e nei nostri  possenti passi... a scuotere il terreno. Abbiamo dato veramente tutto; contando che per 3 di noi era la prima competizione in assoluto, il risultato di squadra è stato superlativo. Io, nonostante tutti i miei acciacchi ho corso piuttosto bene, conquistando, alla fine un 5° posto che, in parte, mi fa dimenticare i doloretti che lentamente stanno tornando a bussare (anzi, che come fedeli scudieri mi hanno più o meno accompagnato per tutto il tempo della gara).
Avevo promesso battaglia, e battaglia è stata; la soddisfazione di veder arrivare i miei compagni, tutti con la nostra sgargiante divisa è stata un'emozione grandissima, le foto fatte insieme, il viaggio fatto insieme, con gli accompagnatori e sostenitori Davide, Klizia, Giorgia, Marina, Paride e Lucia, le risate, gli abbracci, gli sguardi carichi di tensione prima, e di stanchezza e felicità dopo. Queste cose non hanno prezzo. queste cose sono Run&Motion.
Il pre-gara, e qui parlo esclusivamente a titolo personale, è stato speciale. Sono abituato a gareggiare da solo. Quindi tutti i miei rituali precompetitivi li ho sempre fatti in solitudine. Questa volta, mi sono dovuto arrangiare... quindi musica, cuffie, volume alto e ricerca di concentrazione e isolamento. Mi scuso con i miei compagni perchè a parte i soliti consigli non mi sono potuto spingere oltre, ma questi momenti per me sono molto importanti. Qualcuno avrà sorriso vedendomi parlare da solo, ma non ero propriamente solo, condividevo con il mio corpo i miei pensieri, gli spiegavo come comportarsi e che non era il caso di farmi sentire troppo male durante la corsa. Ha funzionato. Come sempre. 
Evidentemente, quanto prima, dovrò mettere a disposizione della squadra queste tecniche di rilassamento e concentrazione (adesso che grazie a Giorgia sto entrando nel magnifico mondo del mental training...!), in modo da non sembrare l'unico matto che parla a vuoto!!!!
 Federico Saccani

martedì 17 aprile 2012

Una sfida

Domenica tornerò all'agonismo. Dalla Maratona di Firenze, novembre 2011, non ho più corso una gara. Stanchezza, infortuni, lavoro, impegni... poco allenamento e nessuna gara.
Adesso è nata Run&Motion, questa è la prima competizione di squadra, non proprio ancora come la vogliamo noi, perchè ancora manca l'affiliazione alla fidal, ma stiamo arrivando anche a quello, però è la prima gara dopo il 30 marzo, fatidica data di costituzione della associazione.
Una sfida? Beh, si. Si perchè, dopo aver ripreso a correre il 18 febbraio (dopo più di due mesi di stop), 20 giorni fa mi sono nuovamente fermato. Male, fastidio, male ancora, boh... allora la sfida sta nel superare questo piccolo guaio e provare, comunque a stare con gli altri e dare il mio contributo. Ho scelto un avversiario abbordabile, lo ammetto, non correrò la mezza maratona, ma cercherò di superare gli 11,5 km della CorriGenova... cavoli se sto bene in 40' tutto finito. Invece, chissà.
Quindi provo; provo a non sentire male (ammetto che la chimica ci metterà un po' del suo), provo a dare tutto me stesso in quella che ora vedo come una battaglia, o bianco o nero, o si o no, o arrivo o mi fermo. Dovrò concentrarmi e cercare dentro di me tutto quello che in questi anni mi ha dato forza, in momenti banalmente difficili ed in momenti terribilmente insuperabili. E' tutto dentro, devo solo cercarlo, annusarlo, respirarlo, farlo nuovamente mio, utilizzabile, benzina taumaturgica che miracolosamente infonderà al mio corpo l'energia sufficiente per vincere la sfida, o per perderla con onore.
E allora cerco e ringrazio Marina Toscani e Paride Saccani, per la pazienza e perchè hanno detto di si anche a questa follia, ringrazio gli amici di Run&Motion, quelli che con me hanno fatto il passo (perchè alla fine, è di amicizia che parliamo), Simone Scuri e la sua calma che a tratti invidio, Gianni Pandoro, e la sua fiducia in me, spesso immeritata, Davide Durante e il suo ottimismo, Edoardo Saccani, che comunque vada, x lui, va sempre bene, Massimo Martini che spero un giorno di riportare sulla retta via. Ringrazio i ragazzi che si sono avvicinati subito a noi, Matteo Riccio che mi chiama Maestro (e sa che mi piace :-)), Carlo Bozzy, che essendo sportivo vero, si abbassa a perdere il suo tempo con noi, Matteo Castagna, Alessio Sapone, Romano Oliveri... l'elenco è lungo e per non dimenticare nessuno finisco qui, ma idealmente siete tutti nelle mie gambe, nel mio cuore. Poi devo ringraziare Simona Gamba e Giorgia Maspes, perchè, ognuna a modo proprio, mi hanno dato la possibilità di correre, pur sapendo che non dovrei farlo, ringrazio Luca Speciani che mi ha spiegato come correre Zen, Lenny Bottai che mi ha ricordato che in fondo anche io sono nato ribelle e che non devo vergognarmene, i ragazzi/e dello spinning che non perdono neanche una mia lezione (con sermone annesso), la loro energia è nutrimento per i miei muscoli e per il mio spirito, Silvia Cattana, che forse mi rimetterà (almeno) in piedi anche a sto giro, Marco Rescigno che mi ha insegnato a camminare a testa alta; Giorgio Cavagnola e Massimo Bertirotti, così simili, ma così diversi; da loro ho imparato che devo sempre mostrarmi per quello che sono, anche se a volte quello che sono può non piacere (la vera ricchezza di un uomo non sta nelle cose che possiede, ma in quello che è, Chief Joseph, vero Giorgio?)... E' una spirale...continuo a cercare dentro di me, quante cose mi hanno dato un po' di loro, quanti personaggi... Ben Reilly, che mi ha aiutato, tanti anni fa, a capire che le scorciatoie non esistono, Logan, che mi ha insegnato come, a volte, il dolore aiuta a rimanere vivi, a rimanere noi stessi, Druss e Walker Boh, che nei miei momenti di solitudine non mi hanno fatto sentire solo, e mi hanno fatto vedere come la magia esista e qualche volta abbia anche un nome, e come non serva essere persone speciali per compiere imprese speciali; Christopher Boone che ha dato ulteriore conferma a questa cosa; mi ha fatto piangere come nessun altro, ma mi ha reso migliore. Ringrazio Lorenzo, praticamente un fratello maggiore che dal 1988 accomapagna la mia esistenza, e sarà (anche questa volta) la colonna sonora del pre-gara (con queste: http://www.youtube.com/watch?v=WrmquG-s1KM  http://www.youtube.com/watch?v=Y4QepFkJQ-s ).  Un abbraccio speciale ai miei cani, senza di loro e senza quello che mi hanno insegnato, sarei senz'altro una persona diversa.
Tutto questo, e probabilmente molto di più, ma ora non riesco a trovare altro, è dentro di me. Ho qualche giorno per tirarlo fuori. La sfida è stata lanciata. L'ho raccolta.Non sono un campione, ma metterò l'anima. Fino alla fine.
In ultimo, ma non per demeriti di classifica, vorrei dire una cosa al mio corpo che, per l'ennesima volta, ha cercato di suggermi di staccare un po'... sei vecchio e stanco sembra dirmi, riposati un attimo... Hai ragione. Ancora questa battaglia. ancora una.
Federico Saccani

Run&Motion Rulez!!!!!

Domenica 22/04/2012 prima uscita di Run&Motion. Ancora un po' in embrione, ma ci siamo!!!

sabato 7 aprile 2012

Run&Motion, Run3Motion, RuneMotion...


Lo sapevo… non resisto. Devo dire qualcosa su Run&Motion (RuneMotion, Run3Motion… come volete voi).
Inizio con una citazione “non si insegna quello che si vuole, non si insegna quello che si sa o che si crede di sapere; si insegna e si può insegnare solo quello che si è” (Jean Jaures). Questa frase l’ho scritta anche in palestra.
Quindi, parlando di corsa, parlo di fatica, parlo di dolore, di solitudine, di sacrificio, ma anche di gruppo, di soddisfazioni di entusiasmo, di gioia, di amicizia, di divertimento. Quindi come si può pretendere di “insegnare” la corsa (o semplicemente di avvicinare qualcuno a questo mondo) se non si è tutte queste cose?
Per questo è nata Run&Motion. Esiste qualcuno sufficientemente fiducioso da pensare che la mia mente sia ancora lucida come un tempo, esiste qualcuno che crede che io possa “insegnare” a correre o quantomeno accompagnarlo in questo viaggio. Io sono fatica, dolore, solitudine, sacrificio, vero; quando corro sono queste cose, e queste cose le posso trasmettere… ma per le altre serviva ancora qualcosa, serviva Run&Motion e lo splendido gruppo che intorno ad essa ruota… Simone Scuri, Davide Durante (Fondocasa BorgioVerezzi), Gianni Pandoro, Massimo Martini, Edoardo Saccani, Marina Toscani, Giorgia Maspes, Simona Gamba, quelli che hanno creduto in me (mi auguro che credano ancora…), hanno portato in maniera quasi esplosiva le altre caratteristiche, rendendo possibile quello che era solo un sogno. Loro e tutti i ragazzi che orbitano intorno a questo piccolo, ma meraviglioso pianeta (non li cito soltanto per non dimenticare qualcuno, ma li unisco tutti nello stesso identico abbraccio) e che quotidianamente mi dimostrano la loro fiducia; i loro sguardi, stanchi ma felici del post allenamento sono benzina per il mio motore… Grazie a tutti.
Run&Motion è tutto ciò. E’ corsaemozionemovimento, è un soffio di brezza che nasce dal cuore, è sentimento allo stato puro, è una sfera di energia incontaminata che proverà a colorare (rigorosamente di blu e arancio) quello che la circonda.
Se volete seguirmi/seguirci (o continuare a seguirci) adesso sapete quello che vi attende. Io sono questo, Run&Motion è questo. Il resto noi non lo facciamo. Non è roba per noi, francamente non ci interessa.
Federico Saccani

martedì 3 aprile 2012

Adesivi...

Ci sono anche gli adesivi...! Fantastico