Visualizzazioni totali

Amici

sabato 26 settembre 2009

Perchè affidarsi ad un Personal Trainer?


Come qualcuno ha già potuto verificare, l'indirizzo di Stile Libero, quest'anno più ancora che in passato, è quello di dedicarsi al lavoro personalizzato. L'abbandono di gran parte dei corsi che la palestra proponeva non è stata una scelta dettata dalle mode o dalla noia, bensì da una valutazione ponderata di quello che succede in palestra, della domanda degli utenti della stessa, degli effettivi bisogni della popolazione, della sedentarietà e pigrizia imperanti nella nostra epoca (con il retaggio di patologie muscolo-scheletriche e metaboliche) e della mancanza di cultura del movimento che affligge il nostro paese, sia all'interno della scuola che delle società sportive (è evidente che questa è una generalizzazione, ma posso garantire che le isole felici sono proprio poche). Mi sembra evidente che frequentare una palestra (sulla carta un luogo ideale per guadagnare in salute ed in forma fisica) e lasciare che sia il "caso" od un "compromesso" a guidare i nostri allenamenti, affidandosi a corsi sempre più fantasiosi e sempre meno efficaci, sia la soluzione più veloce per abbandonare l'attività fisica e la possibilità di stare bene. L'attività motoria personalizzata è l'unica alternativa possibile. Seria, professionale, mirata.
Credo che sia l'unico modo per avere effettivamente dei risultati frequentando una palestra. Lavorare con un professionista che, sceglie gli esercizi, controlla l'esecuzione degli stessi, valuta i progressi, aggiorna i programmi di allenamento, carica emotivamente e psicologicamente, consiglia riguardo le scelte nutrizionali.... non vedo nulla di meglio. Se il messaggio che deve passare è quello che basta avere la maglietta sudata per stare bene, allora come non detto, ci si chiude in stanzette maleodoranti e ci si sbiella le anche spingendo su dei tappetini rumorosi. Penso, però, che le persone che leggeranno questo post abbiano l'intelligenza e la sensibilità per capire che il benessere (psico-fisico) è un'altra cosa; questa cosa è raggiungibile solo lavorando, affidandosi con volontà, passione e fiducia ad un professionista in grado di ascoltare, consigliare, aiutare, insegnare ed imparare. Ogni volta con lo stesso impegno.

martedì 22 settembre 2009

Giro Delle Mura di Loano





Si è svolta domenica 20 settembre la terza edizione del Giro Delle Mura, Memorial Romanisio, a Loano. Anche quest'anno la competizione era valevole come campionato regionale di corsa su strada di 10 km.
Ho partecipato anche io. Dopo la discreta figura dell'anno scorso (vedi post pagine precedenti), ho deciso di schierarmi al via, convinto più che mai che potevo migliorare il tempo ottenuto allora.
Non ho fatto, come sempre.... :-), una gran preparazione specifica, anche se devo dire che questa volta ero piuttosto allenato, perchè è comunque da più di un mese che corro 3 volte alla settimana e, devo ammettere che, stranamente, ho inserito anche alcuni allenamenti di qualità (ripetute sui 1000 e sui 2000 m). L'obiettivo (non) dichiarato, era di scendere sotto i 39' (l'anno scorso avevo corso in 40' netti).

La giornata è partita con il piede sbagliato, cielo nuvoloso, qualche goccia di pioggia. Non è che la cosa mi disturbasse molto, ma avevo il timore di sbagliare, come sempre, abbigliamento. Arrivo a Loano con un buon anticipo, soprattutto per trovare posteggio. Il problema non si pone, però, perchè per gli "atleti" parking riservato!! Una delle tante figate di questa gara.
Ritiro del pettorale, qualche parola con gli amici /avversari, le foto di rito con la famiglia e riscaldamento. Il tempo migliora. Bene. Il gruppo dei partenti è numeroso (quasi 400) e agguerrito, si registrano nomi di spicco del panorama podistico italiano (Sanna, Quaglia, Ferrara...), sia maschile che femminile. Insomma, una bella battaglia. In un attimo siamo sulla linea di partenza. Mi piazzo in una buona posizione, minuto di raccoglimento per le vittime dell'attentato di Kabul, e VIAAAA!!!!
Gara che parte veloce (forse troppo...), io non sono da meno. Il percorso è un circuito, molto bello, chiuso al traffico, pieno di gente. Un'altra figata.
Giro deciso ai 5000 (17'50" più o meno), e mi sembra di stare piuttosto bene. Sembra, perchè dopo circa 1 km, male al fegato forte, che mi impedisce di respirare profondamente. Rallento un pochino, sento che lentamente il dolore regredisce. Tengo un ritmo leggermente inferiore e stringo i denti. All'ottavo km cerco di scuotermi un po' dal torpore che mi ha preso, respiro, spingo sulle gambe, ormai ci siamo. Corro per qualche centinaio di metri da solo, ma poco prima dell'ultima curva, sento dei passi forsennati dietro di me... Svolto e un'ombra mi affianca. Cavolo, volata. 150 m con il cuore in gola, tutta a manetta!!! Il mio avversario non riesce a superarmi, il tempo è eccezionale: 36'54''!!!!
Respiro a stento, ma sono molto felice, soddisfatto. Un veloce e sudato abbraccio a Marina e Paride, e via al ricco ristoro e a ritirare il pacco gara. Anche questo una figata.
Mi chiameranno anche sul podio a ritirare un premio, come terzo classificato della categoria non tesserati Fidal. Ennesima figata.
Grande gara, molto ben organizzata da parte dei Runners Loano.
Per la classifica e le foto: www.runnersloano.it.

sabato 5 settembre 2009

Riparte Stile Libero




Il 31 di agosto abbiamo riaperto la palestra...
Ricomincia l'avventura, con una "veste grafica" rinnovata, apriamo le danze della stagione 2009/2010.
Le novità ci sono, e sono pure tante. Prima di tutto l'architettura della palestra radicalmente modificata (decisamente meglio ora!!), la pressochè totale abolizione dei corsi di gruppo in favore del lavoro personalizzato. Sopravvive solo Spinning, con una sua nuova saletta molto "privè", piccola, giusta per le nostre bici, per i nostri viaggi.
Come annunciato in un vecchio post, nasce "runemotion program", per avvicinare la gente alla corsa e per far migliorare quelli che già corrono.
Mah, direi che carne al fuoco ne abbiamo messa, ora si deve solo organizzare il lavoro. Qualcuno storcerà il naso, è inevitabile, ma penso che nella vita si debbano compiere delle scelte, a volte coraggiose, a volte impopolari, a volte sofferte altre meno. Penso che la strada che ho deciso di intraprendere (per ora) sia quella giusta, o meglio sia la mia. Ho deciso di differenziarmi da quello fatto fino ad ora, ma soprattutto da quello che si vede in giro, via dalle mode, dai condizionamenti, cercando di sentirmi più me stesso. Tutto qui. Forse vincerò la scommessa, o magari sarà una sonora sconfitta. In ogni caso, come sempre, avrò dato il meglio.
E poi, come una mia frase scritta sulla lavagna in ingresso, qualche tempo fa: "continuerò a non fare quello che gli altri si aspettano che faccia".
Direi che non fa una piega...
A presto

OOps!! dimenticavo... www.palestrastilelibero.com