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martedì 27 aprile 2010

2^ Trofeo della Mezzaluna













Sabato si è corso, come sottoclou del 4^ Trail del Castel Gavone, il 2^ Trofeo della Mezzaluna, circa 7 km, misto strada/sterrato, tra i bellissimi vicoli di Finalborgo, salita lacera gambe del Castello e stradina trita-caviglie "SottoRipa".
Anche se in preda ad un attacco allergico di altri tempi ho preso il via alla manifestazione (grazie alla "spinta" di Stefano e Maurizio) e, devo dire in maniera brillante, ho concluso la gara al 3° posto. Ora ho poco tempo, ma presto foto e commenti!!

domenica 18 aprile 2010

Spezza (le foreste) con KIT KAT...


KIT KAT - UN CROCCANTE CIOCCOLATO CHE DISTRUGGE LE FORESTE

Nei suoi spot, Nestlé ci invita a fare un break, mangiando un Kit Kat. Ma ogni volta che diamo un morso al nostro Kit Kat potremmo - senza saperlo - prendere a morsi un pezzo di foresta e contribuire all’estinzione degli ultimi oranghi. Nestlé, infatti, acquista olio di palma da aziende che stanno devastando la foresta pluviale indonesiana e minacciando la sopravvivenza delle popolazioni locali e degli oranghi.
Per chiedere a Nestlé di non acquistare mai più olio di palma dal “campione” della deforestazione Sinar Mas, Greenpeace ha lanciato una campagna internazionale sul web. In migliaia hanno partecipato in tutto il mondo e perciò, a poche ore dal lancio, Nestlé ha dichiarato pubblicamente l’intenzione di cancellare i propri contratti con Sinar Mas. Di fatto, però, continuerà a utilizzare olio di palma di Sinar Mas, acquistandolo da aziende terze come Cargill.

Nestlé, inoltre, intrattiene accordi commerciali anche con la multinazionale della carta Asian Pulp and Paper (APP) che è una società sussidiaria proprio di Sinar Mas. Anche APP ha preso la cattiva abitudine di distruggere le foreste per sostituirle con piantagioni intensive da cui si ricava carta che Nestlè utilizza per il packaging dei prodotti.

Nestlé deve ripulire tutta la propria filiera di produzione. È arrivato il momento di concedere un break anche agli oranghi e alle foreste indonesiane!

Oltretutto non dovrebbe essere difficile "boicottare" Nestlè, in quanto la maggior parte dei prodotti a tale marchio (KIT KAT compreso) sono delle assolute porcherie dal punto di vista nutrizionale; l'olio di palma, inoltre, non è che sia proprio l'elisir di lunga vita, tutt'altro, quindi, non dovrebbe essere difficile rinunciare a questi prodotti...

lunedì 5 aprile 2010

L'allenamento sportivo - seconda parte


Abbiamo introdotto la scorsa settimana il concetto di allenamento sportivo, inserendo una definizione che, pur essendo stata scritta da un grande tecnico, di notevole esperienza e preparazione, risulta comunque appena sufficiente per comprendere quelle che sono le molteplici sfacettature del fenomeno in questione, tenendo in dovuto conto anche il fatto che, ogni definizione, risente della prospettiva dalla quale si guarda (tecnica, biomeccanica, fisiologica, pedagogica, salutistica...) e della formazione culturale di chi la elabora.
Un fatto importante che merita, tuttavia, di essere sottolineato è che, alla base di tutte le definizioni tentate, vi è sempre un riferimento preciso a una legge fondamentale degli organismi viventi, quale è quella dell'adattamento.
L'adattabilità è la capacità dell'organismo umano (in questo caso) di modificare, più o meno stabilmente, il proprio stato ed il proprio equilibrio funzionale, come risposta a qualunque sollecitazione ambientale. Lo stimolo esterno che modifica l'omeostasi dell'organismo, provoca una risposta specifica ad esso, proporzionale alla sua entità.
Si evince da queste poche righe che, le modificazioni indotte da un qualsivoglia stimolo sono temporanee e per forza di cose, limitate. Qualora, invece, l'organismo fosse sottoposto ad una serie di stimoli ravvicinati opportunamente, omogenei e di intensità crescente, la sua risposta consisterebbe, nel tempo, in modificazioni sempre più stabili e consolidate. L'organismo tende, infatti, a ricreare il suo equlibrio turbato, non soltanto ricostituendo la condizione iniziale, me creando le premesse biologiche per innalzare le sue capacità e il suo livello funzionale.
In definitiva, perciò, l'organismo risponde ad ogni azione che ne modifichi l'equlibrio, con una reazione che supera l'azione e sposta l'iniziale normalità ad un livello più elevato, superiore. Questo concetto, più o meno discusso dagli studiosi di scienza dell'allenamento, è comunque una delle basi dell'allenamento sportivo moderno e viene definito come capacità di supercompensazione dell'organismo.
Concludendo e semplificando, possiamo introdurre un'altra sintetica definizione di allenamento, considerandolo quel processo sistematico mediante il quele si modificano le capacità di prestazione dell'organismo, attraverso la proposizione di adeguati carichi di lavoro fisico.