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martedì 21 luglio 2009

Le lombalgie terza parte: terapia


Il trattamento di tipo sintomatico si può avvalere di FANS (farmaci antiinfiammatori) e miorilassanti e corsetti ortopedici (evitano il movimento doloroso). Assume, però, una valenza fonsamentale un programma di rieducazione chinesiologica globale della colonna vertebrale.
Gli obiettivi ai quali si deve tendere con il trattamento rieducativo sono:

trattare il dolore con mezzi che riducano il riposo a letto e la dipendenza dai farmaci (posture antalgiche e sedative);
migliorare la funzionalità vertebrale e rieducare la postura (ginnastica vertebrale e correttiva);
insegnare una corretta ergonomia vertebrale nella vita quotidiana e nel lavoro (ginnastica preventiva);
insegnare al paziente l'autogestione delle manifestazioni a carattere cronico e infondere fiducia nelle proprie capacità fisiche;
ritorno veloce alle normali attività fisiche, lavorative, domestiche.

TRATTAMENTO RIEDUCATIVO DELLA LOMBALGIA

Come abbiamo fin qui visto, il dolore lombare, così come altre tipologie di algie vertebrali, rappresenta un avversario che, per la varietà dei suoi aspetti e per la molteplicità della sue cause, si dimostra difficile da affrontare.
In linea di massima, la tecnica rieducativa/chinesiterapicha per il trattamento delle algie vertebrali prevede tre tempi successivi di lavoro:
- alleviare il dolore del soggetto attraverso un'adeguata rieducazione posturale;
- migliorare la statica locale e generale attraverso una muscolazione sistematica in posizione corretta;
- integrazione dei movimenti corretti nei gesti della vita quotidiana e loro automatizzazione e ripresa del gesto atletico corretto per gli atleti.

Le trazioni, che trovano largo spazio anche in concomitanza del trattamento chinesoterapico, partono dal principio generale che ogni articolazione dolorosa beneficia di riposo quando la si mette in trazione, in modo che vengano allontanati tra loro i corpi vertebrali. I muscoli sono allungati e decontratti, in questo modo i dischi decompressi potranno spontaneamente, o sollecitati dai legamenti e dalle capsule stirate, riprendere il loro posto fisiologico, mentre miglioreranno i rapporti degli elementi ossei.
In genere le trazioni vengono eseguite su piano inclinato, avendo l'accortezza di non superare i 40° di inclinazione.
Il nostro lavoro rieducativo sarà principalmente rivolto a quei tipi di lombalgia che abbiamo definito come cinetica e posturale, dove cioè posizioni scorrette assunte e ripetute durante il lavoro, l'attività fisica, la vita di tutti i giorni, hanno creato le premesse perchè si potesse sviluppare il dolore vertebrale. Gli esercizi che verrano proposti sono anche da considerarsi preventivi per tutte le professioni o le attività sportive "a rischio" e più in generale per tutti coloro che , per un motivo o per un altro, hanno il timore di poter incorrere in problemi di natura lombalgica.

Un razionale piano di lavoro per il trattamento delle lombalgie con il movimento dovrà comprendere:
- esercizi di presa di coscienza della corretta posizione del bacino (esercizi di basculamento pelvico -> importanza della retroversione del bacino);
- esercizi di distensione dei muscoli lombari e posteriori della coscia (e più in generale di tutta la catena cinetica posteriore);
- esercizi di distensione dei flessori dell'anca (particolare riferimento all'ileo-psoas);
- esercizi di tonificazione degli addominali (evitando l'azione lordosizzante dello psoas);
- eserciozi di tonificazione dei glutei;
- tonificazione dei muscoli lombari ed erettori spinali, con contrazioni statiche e muscoli in allungamento;
- allungamento muscolare globale, rilassato;
- esercizi di educazione respiratoria.

Diventano fondamentali tutte quelle metodiche di esercizio che possiamo inglobare sotto il nome di ginnastica antalgica (prima fase del trattamento) e ginnastica vertebrale (seconda fase), che oltre a lavorare rispettivamente sul dolore la prima e sulla mobilizzazione vertebrale e tonificazione muscolare la seconda, inseriscono esercizi di respirazione e rilassamento.
Altre metodiche interessanti, dalle quali sipuò prendere spunto per la costruzione di un programma di lavoro afferiscono alla back school, al metodo Meziéres, al metodo Souchard (rieducazione posturale globale) ed alla terapia meccanica di McKenzie.
Importante includere sempre anche esercizi di rieducazione propriocettiva.
Generalmente il programma inizia in posizione supina, e solo quando si è presa coscienza degli esercizi e di come devono essere eseguiti, si può passare al lavoro in stazione eretta ed in posizione seduta.
Molti attrezzi possono venirci in aiuto, fit ball, bastoni, palle di gomma piuma di varie dimensioni, tappeti elastici, tavole propriocettive, cuscini di diverse dimensioni, panca inversione, panca fit.
Indispensabile una stretta collaborazione tra tecnico ed utente.
TRAGUARDI
- rispettare la regole de non dolore
- rilassamento ed allungamento
- svolgere costantemente gli esercizi assegnati, integrando le sedute in palestra eseguendo alcuni esercizi, consigliati dal trainer, anche a casa, anche più volte al giorno;
- correggere le posture errate nel lavoro e nell'ambiente domestico;
- adottare quando possibile posizioni di scarico vertebrale (mantenendo la fisiologica lordosi nella posizione seduta anche fornendosi di sedute adeguate, per esempio);
- aiutare a prendere coscienza del proprio problema, quindi delle abitudini di vita, lavorando così anche sul lungo periodo.

Questi traguardi vengono tutti raggiunti con un lavoro che, come abbiamo visto, è graduale e funzionale.

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