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martedì 17 aprile 2012

Una sfida

Domenica tornerò all'agonismo. Dalla Maratona di Firenze, novembre 2011, non ho più corso una gara. Stanchezza, infortuni, lavoro, impegni... poco allenamento e nessuna gara.
Adesso è nata Run&Motion, questa è la prima competizione di squadra, non proprio ancora come la vogliamo noi, perchè ancora manca l'affiliazione alla fidal, ma stiamo arrivando anche a quello, però è la prima gara dopo il 30 marzo, fatidica data di costituzione della associazione.
Una sfida? Beh, si. Si perchè, dopo aver ripreso a correre il 18 febbraio (dopo più di due mesi di stop), 20 giorni fa mi sono nuovamente fermato. Male, fastidio, male ancora, boh... allora la sfida sta nel superare questo piccolo guaio e provare, comunque a stare con gli altri e dare il mio contributo. Ho scelto un avversiario abbordabile, lo ammetto, non correrò la mezza maratona, ma cercherò di superare gli 11,5 km della CorriGenova... cavoli se sto bene in 40' tutto finito. Invece, chissà.
Quindi provo; provo a non sentire male (ammetto che la chimica ci metterà un po' del suo), provo a dare tutto me stesso in quella che ora vedo come una battaglia, o bianco o nero, o si o no, o arrivo o mi fermo. Dovrò concentrarmi e cercare dentro di me tutto quello che in questi anni mi ha dato forza, in momenti banalmente difficili ed in momenti terribilmente insuperabili. E' tutto dentro, devo solo cercarlo, annusarlo, respirarlo, farlo nuovamente mio, utilizzabile, benzina taumaturgica che miracolosamente infonderà al mio corpo l'energia sufficiente per vincere la sfida, o per perderla con onore.
E allora cerco e ringrazio Marina Toscani e Paride Saccani, per la pazienza e perchè hanno detto di si anche a questa follia, ringrazio gli amici di Run&Motion, quelli che con me hanno fatto il passo (perchè alla fine, è di amicizia che parliamo), Simone Scuri e la sua calma che a tratti invidio, Gianni Pandoro, e la sua fiducia in me, spesso immeritata, Davide Durante e il suo ottimismo, Edoardo Saccani, che comunque vada, x lui, va sempre bene, Massimo Martini che spero un giorno di riportare sulla retta via. Ringrazio i ragazzi che si sono avvicinati subito a noi, Matteo Riccio che mi chiama Maestro (e sa che mi piace :-)), Carlo Bozzy, che essendo sportivo vero, si abbassa a perdere il suo tempo con noi, Matteo Castagna, Alessio Sapone, Romano Oliveri... l'elenco è lungo e per non dimenticare nessuno finisco qui, ma idealmente siete tutti nelle mie gambe, nel mio cuore. Poi devo ringraziare Simona Gamba e Giorgia Maspes, perchè, ognuna a modo proprio, mi hanno dato la possibilità di correre, pur sapendo che non dovrei farlo, ringrazio Luca Speciani che mi ha spiegato come correre Zen, Lenny Bottai che mi ha ricordato che in fondo anche io sono nato ribelle e che non devo vergognarmene, i ragazzi/e dello spinning che non perdono neanche una mia lezione (con sermone annesso), la loro energia è nutrimento per i miei muscoli e per il mio spirito, Silvia Cattana, che forse mi rimetterà (almeno) in piedi anche a sto giro, Marco Rescigno che mi ha insegnato a camminare a testa alta; Giorgio Cavagnola e Massimo Bertirotti, così simili, ma così diversi; da loro ho imparato che devo sempre mostrarmi per quello che sono, anche se a volte quello che sono può non piacere (la vera ricchezza di un uomo non sta nelle cose che possiede, ma in quello che è, Chief Joseph, vero Giorgio?)... E' una spirale...continuo a cercare dentro di me, quante cose mi hanno dato un po' di loro, quanti personaggi... Ben Reilly, che mi ha aiutato, tanti anni fa, a capire che le scorciatoie non esistono, Logan, che mi ha insegnato come, a volte, il dolore aiuta a rimanere vivi, a rimanere noi stessi, Druss e Walker Boh, che nei miei momenti di solitudine non mi hanno fatto sentire solo, e mi hanno fatto vedere come la magia esista e qualche volta abbia anche un nome, e come non serva essere persone speciali per compiere imprese speciali; Christopher Boone che ha dato ulteriore conferma a questa cosa; mi ha fatto piangere come nessun altro, ma mi ha reso migliore. Ringrazio Lorenzo, praticamente un fratello maggiore che dal 1988 accomapagna la mia esistenza, e sarà (anche questa volta) la colonna sonora del pre-gara (con queste: http://www.youtube.com/watch?v=WrmquG-s1KM  http://www.youtube.com/watch?v=Y4QepFkJQ-s ).  Un abbraccio speciale ai miei cani, senza di loro e senza quello che mi hanno insegnato, sarei senz'altro una persona diversa.
Tutto questo, e probabilmente molto di più, ma ora non riesco a trovare altro, è dentro di me. Ho qualche giorno per tirarlo fuori. La sfida è stata lanciata. L'ho raccolta.Non sono un campione, ma metterò l'anima. Fino alla fine.
In ultimo, ma non per demeriti di classifica, vorrei dire una cosa al mio corpo che, per l'ennesima volta, ha cercato di suggermi di staccare un po'... sei vecchio e stanco sembra dirmi, riposati un attimo... Hai ragione. Ancora questa battaglia. ancora una.
Federico Saccani

4 commenti:

  1. Blog sempre più ricchi... Approfitto del rimando letterario. Leggerò con interesse il libro di Haddon (che non conosco) Grazie P.

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  2. Solo tu potevi cogliere la citazione. Sempre il migliore

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  3. Touché! Come sempre. Che dire di questa poesia... GRAZIE.

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