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sabato 9 giugno 2012

Run&Motion


So già che non avrete la pazienza di leggermi, lo vedo nei vostri occhi sfuggenti, nelle vostra dita irrequiete che battono sui tasti della tastiera o sullo schermo dello smartphone, nella vostra mente tutta tesa a qualche cosa d’altro, perennemente distratti, ma ugualmente concentrati su futili banalità, esseri umani fallaci per definizione, ma capaci di compiere miracoli impensabili. E’ quello che siamo, tutti uguali, ma ognuno con la propria particolarità, non ci sono eccezioni. E’ quello che siamo ed in fondo mi piace, malgrado tutto.
Nonostante l’apocalittica introduzione, scrivo lo stesso. Per il piacere di farlo.
Penso sia tempo di bilanci. Sto parlando di Run&Motion. Run&Motion al maschile, perché è un progetto, anche se poi per ragioni legislative bisogna inquadrarlo come associazione sportiva, esso resta un progetto.
Dicevo che è tempo di tirare le prime somme… esistiamo come entità burocraticamente corretta da due mesi e 10 giorni, anche se il progetto è vivo da più tempo (almeno nei nostri cuori) domani c’è il primo evento (diciamo così, o meno pomposamente, manifestazione) targato Run&Motion. E questo è già un successo, perché la riuscita o meno di queste iniziative non si misura con la grande presenza di partecipanti (ci sono gare di 8 – 10 km in Italia che fanno più di mille iscritti, si perderebbe in partenza), ma con l’interesse che esse muovono, con il parlare che se ne fa. Quindi “La corsa delle 5 Borgate”, da noi organizzata ha già vinto.
Ma devo fare un passo indietro… Che tipo di progetto è Run&Motion? Cosa cerchiamo con Run&Motion? Gloria? Fama? Titoli nei giornali? No.
Cerchiamo di dare un segnale, un piccolo segnale di cambiamento. Siccome sono convinto che dai piccoli cambiamenti possano nascere i grandi cambiamenti, il nostro progetto è, per definizione, dunque, un grande progetto. Si cerca di far capire come l’attuazione di uno stile di vita basato sulla fusione di movimento e sana alimentazione sia una strada semplice e piacevole per la salute. Run&Motion è nato per questo. Solo per questo. La corsa (e spero di riuscire ad inserire anche la camminata sportiva) è il veicolo che ci aiuta.
Ritornando a noi, dopo questa piccola doverosa parentesi, ribadisco con forza che la manifestazione di domani è già riuscita. Ho sentito parlare di corsa/camminata persone che non fanno sport da anni, ho visto queste persone leggere i miei post o commentare i miei link su attività fisica ed alimentazione, ho visto partecipazione attiva da quelli che sulla carta non dovevano partecipare, ho visto correre gente che non lo aveva mai fatto. Sono orgoglioso!!! Caspita è facile organizzare una manifestazione podistica e riempirla di podisti… io voglio che quelli che non hanno mai nemmeno pensato a fare una gara, voglio dare un messaggio, e questo messaggio deve essere raccolto da chi ha la propria tazza vuota, non da chi l’ha già riempita (Un maestro zen, Nan-in (1868-1912) ricevette la visita di un alto funzionario, che voleva comprendere l’essenza della mente; gli offrì il tè, lo versò fino a quando la tazza era colma e poi continuò a versare. Vedendo il tè uscire dalla tazza e quello che continuava a versare, il funzionario si sorprese: “E’ ricolma, non ce ne sta più! ”. “Come questa tazza – disse Nan-in – tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti se prima non vuoti la tua tazza?”).
Sono fiero di quello che Run&Motion ha fatto, spero lo siano anche i miei compagni di viaggio (e cito solo per comodità solo i membri del CD di Run&Motion): Simone Scuri, Davide Durante, Gianni Pandoro, Edoardo Saccani, Massimo Martini; abbraccio con forza tutti i tesserati e tutte le persone che continuano ad avere fiducia in me e a credere in Run&Motion… il nostro motto doveva essere “Simply Believe”, che per comodità di stampa sulle t-shirt è diventato “I Believe”, ma poco cambia, quelli che dovevano capire, quelli che hanno portato la tazza vuota, hanno capito.
Allora a domani, sereni, con la gioia nel cuore (come mi ha detto un amico stamattina), consapevoli di quello che siamo e di quello che abbiamo fatto. Simply Believe…
Federico Saccani

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