“Quando l’allievo è pronto, il Maestro appare” recita un
detto Zen. Ad una visione rapida e superficiale potrebbe sembrare una frase
legata al mondo delle Arti marziali, o comunque ad una sfera di cultura
orientaleggiante, dando al termine Maestro, un’accezione di particolare
riverenza, quasi timorosa. A mio modesto modo di vedere, questa frase racchiude
invece un significato diverso, più profondo o quantomeno più completo. Penso
che stia a significare che le cose accadono nel momento preciso in cui sono destinate
ad accadere; si prendono decisioni, si incontrano persone, nascono rapporti di
lavoro, storie d’amore… quando le condizioni sono quelle giuste perché questo
succeda; in tal senso i termini allievo e maestro perdono di contrapposizione e
(come è giusto che sia) rimangono sullo stesso piano, confermando il fatto che
la nostra visione piuttosto duale della vita (bianco/nero, luce/oscurità, freddo/caldo,
corpo/anima…) è tristemente limitata.
Ho preso questa lunga, filosofica rincorsa, per dire,
semplicemente, come alcuni momenti della mia vita, anzi, in questo caso alcune
persone (ma che in effetti sono legate per quello che ho detto prima a
determinati periodi temporali) abbiano lasciato un segno indelebile dentro di
me; ognuna a suo modo, ognuna con le sue particolarità, ma tutte hanno
marchiato a fuoco il mio essere, il mio esistere.
Il tatuaggio che ho fatto ieri vuole essere un “omaggio” a
queste persone.
Non chiedetemi di dire chi sono, non rivelerò i nomi nemmeno
sotto tortura, ma sono cinque persone che hanno segnato la mia vita, cinque “lupi”
che hanno lasciato la loro impronta dentro di me. Per sempre.
Ogni impronta ha un significato, ha uno scopo, una ragione,
è l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine, è il tutto ed il nulla, rappresenta la
forza che regola l’armonia dell’universo e, le persone simboleggiate sono “apparse
quando ero pronto”, nel momento in cui dovevano apparire, rendendo il nostro
vivere “duale” una cosa sola. Ho tutte queste persone dentro di me, a
profondità diverse, ma tutte ugualmente importanti. Ormai inseparabili, legati
con l’invisibile filo del destino.
Federico Saccani
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