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lunedì 28 ottobre 2013

Pacer




Finita la mia prima gara da Pacer, emozionante, divertente, pura condivisione. Un abbraccio lungo 21 km con chi ha avuto voglia, forza e cuore per stare con me. Andatura regolare, ritmo giusto, 2 ore e un pugno di secondi di corsa vera, di incoraggiamenti, di pacche sulle spalle, di lacrime, di sudore, di sorrisi. Un bravissimo dal cuore a tutti i ragazzi Run&Motion - StileLibero, a chi ha provato a partire forte e non è riuscito a reggere, a chi ha fatto la sua gara, a chi ha corso con me, a chi a fatto il suo viaggio un pochino più lentamente. Eravamo insieme comunque. Un grazie a Marina, e lei sa il perchè. Un abbraccio ad Alessandro e a tutto FinalBronx; Matteo, sei un amico.
One Love.
Fede

sabato 26 ottobre 2013

RunRivieraRun 2013

 
Archivio il successo dell'incontro sull'alimentazione sportiva, dove io e Marina (che è stata veramente bravissima, sia per l'organizzazione che per la professionalità!!) abbiamo introdotto Luca Speciani e regalato un paio d'ore di cultura e di "pensiero laterale" ad una platea interessata e curiosa; un grande momento di condivisione.
Ora sono pronto per un'altra emozione, per un'altra prova. Domattina, per la prima volta in una competizione, sarò completamente al servizio degli altri ed accopagnerò, come un angelo custode (tecnicamente "Pacer") i ragazzi che avranno il desiderio, la voglia, la grinta, il cuore e l'energia per completare la loro mezzamaratona entro le due ore (quindi obiettivo 1h59' e un pugno di secondi!!!! ); metterò tutto me stesso in questo compito che sento come una grossa responsabilità che non vedo l'ora di affrontare. Con me ci sarà gran parte di Run&Motion, ragazzi che ho visto allenarsi, che ho visto crescere, che ho visto infortunarsi, che ho visto guarire, che ho visto caparbi, rassegnati, tesi, sereni, ma che soprattutto ho visto VERI, ed insieme a loro tutte le persone che avranno il piacere di condividere due ore di passione, divertimento e corsa.
Non dimentichiamolo, è una corsa. E' solo corsa, quello che ci piace fare, nulla di più e nulla di meno. Non è poi così importante fare il "tempo", il "personale" o altro, è importante solo ricordare che stiamo facendo quello che ci piace, ed è questo il più grande risultato, il resto è un più o meno piacevole contorno.
Quindi un respiro profondo, gli occhi si chiudono un attimo e l'energia fluisce lentamente in noi, un urlo primordiale si apre nei nostri cuori, è vita, vita che riempe le vene, che anima il nostro corpo, un brivido di bollente energia ci abbraccia e scatena il martellare possente dei nostri passi. Stiamo correndo, insieme, ancora una volta.
Vi aspetto domani, io ci sarò, Run&Motion ci sarà.
Abbraccio Matteo, che questa volta sarà al nostro fianco, guerriero indomito.
Ringrazio Alessandro per il copricapo "Be Crazy"...
Questa è Run&Motion - StileLibero schierata per affrontare RunRivieraRun:
Federico Saccani 41 - Pacer
Gianni Pandoro 115
Cristina Oliveri 156
Sebastiano Siccardi - Pacer
Manuela Zunino 235
Paolo Manca 349
Eugenio Marotti 390
Pietro Saccone 597
Roberto Baldi 664
Romano Oliveri 665
Massimo Martini 666
Matteo Riccio 667
Francesca Bona 668
Chiara Manarola 795
Patrizia Colman 831
Erik Vazzana 921
Stay Tuned...

giovedì 17 ottobre 2013

Condivisione




Condividere.
Parola magica, abusata in quest’epoca di comunicazione virtuale, ma centrale nella mia visione della vita.
Prendiamo il dizionario (lo usa ancora qualcuno?) e cerchiamone il significato preciso… come immaginabile ne troviamo più di uno:
Detto di due o più persone, possedere qualcosa in comune
Partecipare con altri a qualcosa, provare qualcosa insieme con altri
Dividere qualcosa con qualcuno
Interessante. Mi colpisce soprattutto il secondo. Partecipare con altri a qualcosa.
Bene, mettiamo in memoria la definizione ed andiamo avanti.
Oggi voglio parlare un po’ di Run&Motion, spiegare bene cos’è, cosa vuole, cosa fa, cosa farà.
Run&Motion è una mia idea, nata nell’estate del 2009, volevo inserire la corsa nel mondo della palestra, della mia palestra,  far fondere due universi considerati dai professoroni e dai tecnici imperanti all’epoca (e che ancora vivacchiano sproloquiando qualunque tipo di argomento insensato e approssimativamente conosciuto, nei migliori dei casi) immiscibili, ed invece, secondo me, perfettamente integrabili, facce della stessa medaglia.
E così è stato, Run&Motion diventa in un attimo sinonimo di benessere, di attività sportiva sana, di cross training, di “condivisione”, nel significato pieno del termine: qualcosa di possesso comune, qualcosa di partecipato insieme. E sono stato il primo (e comunque un po’ me ne vanto)… i soliti professoroni e tecnici mi ridevano dietro quando passavo con il mio gruppo; non lo faceva nessuno, le società sportive, con quattro iscritti perseguivano solo l’agonismo sfrenato e privo di risultati, le palestre storcevano il naso, quasi disturbati da questa salutare contaminazione. Esatto gli stessi professoroni e tecnici, le stesse palestre e società sportive che adesso si fanno portavoce dello sport condiviso. Niente da fare. Run&Motion era già avanti cinque anni fa… e il distacco è aumentato.
Come tutte le cose belle, anche Run&Motion deve crescere, modificarsi, evolvere. E così succede, piccoli passi, timidi, quasi impacciati, ma come ogni bruco che si rispetti, prima o poi si diventa farfalla, spiccando il volo. Run&Motion diventa una Associazione Sportiva, indipendente, ma legata a doppio filo a Stile Libero, dove si continuano ad offrire le attività Run&Motion, corsa, ma non solo, camminata sportiva (con Marina e le PinkGirl), avendo in più la possibilità di organizzare eventi, gare, conferenze, partecipare a competizioni con l’affiliazione alla fidal (federazione di atletica leggera), uscite di gruppo, tra breve partiamo con il Nordik Walking ecc… E facciamo tutto questo, sempre. Sempre di più. Condividiamo. Si, alla fine Run&Motion E’ e deve essere condivisione, nel significato vero, reale di possedere qualcosa in comune e partecipare tutti insieme a questo qualcosa.
Se questo qualcosa non piace, non bisogna far parte di Run&Motion. Facile. Chi condivide lo stesso sogno prova a realizzarlo. Insieme. Non serve altro.
Mi viene da sorridere mentre scrivo. Penso ai professoroni e tecnici (sempre loro). L’altro giorno uno mi ha detto: “Complimenti! Perché so che siete affiliati alla fidal”… adesso dico, fammi, se vuoi, i complimenti perché faccio muovere un po’ di gente, perché promuovo il territorio, perché abbiamo tanti tesserati, qualunque cosa, ma non perché alimento la mafia che governa lo sport italiano, smazzando denaro (e sono obbligato a farlo, pena tasse e balzelli vari per poter partecipare ad una gara, od addirittura la non possibilità a partecipare alla stessa, o il non poter ricevere l’eventuale premio) ad una federazione a cui non importa nulla di ciò che faccio. Non hai capito proprio nulla, Run&Motion è una cosa diversa, è un Gruppo che si muove, un’onda che si vuole ribellare a quello che la maggior parte di associazioni sportive rappresentano (e parlo in questo caso per ciò che vedo nella nostra “zona”), quello che è risultato sportivo fine a sé stesso passa inesorabilmente in secondo piano, inevitabilmente in secondo piano.
E penso a tutte le persone che Run&Motion (CorsaEmozioneMovimento) ha fatto muovere in questi anni… dal manager rampante che trova nella palestra e nella corsa un motivo di sfogo dalle tensioni della quotidianità, all’asociale solitario che divora suole di scarpe sul tapis roulant, che trova nel gruppo una sua nuova dimensione, al dirigente d’azienda sovrappeso che insaporisce la vita ritrovando vigore e solidità fisica, al giovanotto che “digerisce” le birrette di troppo del fine settimana, a tutte le ragazze che magari hanno timore di correre in solitaria, chi ha semplicemente provato una volta, chi non voleva provare e adesso è colonna del gruppo… tutti lasciano o hanno lasciato un segno, più o meno grande, più o meno profondo. Spero di averlo lasciato anche io in loro. Tutto questo è stata, è e sarà Run&Motion. Nel bene e nel male. Un progetto che è nato come pura condivisione di una passione e che è diventato anche pura condivisione d’intenti.
Il prossimo passo è crescere ancora. La farfalla che ha spiccato il volo, adesso deve muovere le ali e sapete cosa si dice no? Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo. Allora ci prepariamo a questo uragano. Io spero che quello che stiamo organizzando riesca a realizzarsi, un grande progetto, che coinvolge grandi uomini (ovviamente inteso come genere umano, uomini e donne), grande idee, ma soprattutto persone vere, persone che condividono questo sogno (astenersi perditempo, come dice il mio amico Ale), che vogliono viverlo e portarlo avanti, quel sogno che è racchiuso nel nostro motto, nel nostro “Simply Believe”, quel condividere emozioni, movimento, lavoro, idee, amicizia, costruire un movimento che faccia muovere, rendere Run&Motion quel paradiso incontaminato e ribelle per il quale stiamo combattendo da anni.
Noi Possiamo Farcela.
Io ci credo. Simply believe.
Chi ci ama ci segua… anzi chi ci ama, condivida. Con noi…
One Love
Fede
Aggiungo questo, scritto da Lenny Bottai, campione di pugilato:
Nello sport come nella vita ci sono tre modi distinti per cercare di stare in questa società strutturata su principi ed abitudini malate e clienteliste:
- Non lamentarsi ed omologarsi alle sue storture diventando dei perfetti cavalcatori delle situazioni. Sperando che in questo modo non ci tocchi mai di fare i conti con la realtà ignobile che alimentiamo (ma prima o poi...).
- Lamentarsi per sport, e non connettere mai i problemi con la soluzione, ponendo sfiducia su ogni forma di auto-organizzazione. Cioè ritenersi migliori di chi cavalca e più furbi di chi si organizza senza apparenti risultati.
- Organizzarsi per rendere la vita a chi vuol fare come gli pare difficile, comprendendo che vanno difesi i concetti e i diritti oltre ai fatti ed ai riscontri personali. Vincendo o perdendo, in questo caso vivendo con orgoglio e dignità il proprio essere.
Odio la prima. Non rispetto affatto la seconda. Scelgo la terza. Finché morte non ci separi.
PS ci sarebbe una quarta, che è mandare tutti a c...are... questa è diametralmente opposta a tutto, delle volte umanamente comprensibile, ma l'avrebbero vinta... e se scegli la battaglia...