Come riuscire a descrivere un’emozione?
Come riuscire a descrivere la magia?
Come?
Partendo dal principio, dall’inizio, da quelle danze
tribali, movimenti inconsulti e “aritmici”, ma così comunicative e universali,
tanto da essere contributo fondamentale nell’evoluzione umana, carica emotiva così
profonda da unire popoli, pensieri e sentimenti.
Ieri sera è stato così. Un’atmosfera di ancestrale passione,
primitiva energia che è scaturita da decine di migliaia di cuori, di anime,
guidate con maestria unica da quell’uomo vero e pulsante che è Lorenzo Cherubini
Jovanotti e dallo staff di professionisti che era con lui.
Emozione, magia, musica, concerto, Lorenzo, amici,
divertimento, commozione, messaggio, felicità, sono i “tag” le etichette,
multimedialmente parlando, dello spettacolo di ieri sera, perché in effetti
nessun’altra parola può riassumere quello che Jovanotti ci ha regalato, uno
spettacolo, Il Più Grande Spettacolo Dopo Il Big Bang…
Ti ho visto, in un teatro che ora non esiste nemmeno più, a
Genova la prima volta 20 anni fa, eravamo pochi, ma l’energia era la stessa, ti
ho visto nel palasport, e ora nello stadio, dove come se fossi a casa hai
traghettato noi, tuoi ospiti, in un’altra dimensione, lontani, ma vicini,
vicinissimi, tanto da poterci guardare in faccia.
Eh si, Lorenzo, ci siamo guardati in faccia, ci siamo
guardati negli occhi, e il tuo sudore era il mio, i tuoi salti erano i miei, il
tuo cantare erano le mie urla, e le parole che ripetevamo all’unisono
risuonavano nel cielo plumbeo di Torino come raggi di luce, una luce infinita
che ha legato il battere delle nostre mani, i nostri pugni chiusi, il nostro
essere convinti di potercela fare. L’hai detto tu, e lo abbiamo pensato tutti.
Insieme. Noi possiamo farcela.
Quindi grazie per ciò che hai regalato, da uomo vero, grazie
di cuore.
Sono felice di aver vissuto questa indimenticabile
esperienza con la mia famiglia, da dicembre, quando ci siamo regalati i
biglietti, abbiamo “costruito” questo spettacolo insieme, aspettandolo,
desiderandolo, quasi bramandolo fino al suo meraviglioso compimento. E le
emozioni di Marina e Paride, i loro occhi lucidi di commossa felicità, erano i
miei. Grazie anche per questo.
E’ stata una notte di Desideri… con migliaia di stelle…
Federico Saccani
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