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domenica 8 giugno 2014

Perchè un Diamante è per sempre... Emozione





Emozione: Il termine deriva dal latino “emovere”, trasportar fuori, scuotere, smuovere, allontanare; è il nesso fra un universo puramente interno e il mondo di tutti. È la manifestazione diretta dell'inconoscibile agitazione che è il nostro primo movente, il primo motore. È ciò che dissimulato, alterato, sofisticato, incompreso fuori di sé, genera i mostri dell'animo umano, che non conoscono compassione, complicità, partecipazione - e quindi, libertà. È il picco più potente dell'animo.
Wow.
Mi viene in mente un parallelo. Il “muovere” del corpo con il “muovere” dell’animo.
Run&Motion – CorsaEmozioneMovimento, racchiude in un solo termine questo complicatissimo e intricato dualismo che diventa uno, l’animo ed il corpo, non più separati, ma uniti nel muoversi e nell’”emoversi”.
Emozione.
Quindi muoversi è emozionarsi, è tirare fuori ciò che normalmente si cela, mostrare ciò che effettivamente si è.
Venerdì sera un gruppo di amici si è mosso ed emozionato, ha trovato in 5 roventi Km la possibilità di tirare fuori un po’ di sé, ognuno con il proprio obiettivo, il proprio orizzonte da raggiungere, ma tutti insieme, quasi che un invisibile filo li tenesse uniti.
Forse quel filo c’era davvero.
Un rombo di quasi 800 gambe, un pulsare di quasi 400 cuori era colonna sonora di un affascinante viaggio interiore, un’esplorazione degli angoli più reconditi della propria anima, catapultati in un limbo sospeso tra due dimensioni, dove il rumore del proprio respiro si confondeva con il silenzio quasi surreale che solo la pace con se stessi può regalare. Persa la cognizione del tempo e dello spazio, si vagava come inesperti esploratori senza bussola e mappa, lande desertiche compaiono davanti agli occhi per essere sostituite in un istante da foreste intricate, sole che brucia la pelle, freddo che paralizza gli arti, acqua e fuoco, giorno e notte, gioventù e vecchiaia si susseguono instancabili in un vortice onirico dalla tangibile realtà. Vedo numeri che si susseguono, dapprima veloci, poi sempre più lenti, 1 – 2 – 3 – 4 urla che arrivano dalle mie spalle, o forse dall’alto, non capisco, svegliano il mio “Io” primigenio, un verso ancestrale sgorga dal mio petto in fiamme; un animale, ho i sensi ipersviluppati, 5 – 6 – 7 – 8 odori che non riconosco assalgono il mio cervello, urlo ancora più forte, sento i miei fratelli urlare con me. Ululare con me.
Un branco, CorsaEmozioneMovimento, che si muove e si emoziona. Insieme.
9 – 10 – 11 – 12 – 13 La fusione è completa, percepisco, vedo e sento come se non fossi solo, sento 9 cuori battere nel mio petto, corro veloce come non mai, salto, mordo, sfregio, dilanio, assaporo il gusto del sangue e lo divido con i miei fratelli, il nostro ululato ora diventa assordante, calano le tenebre; la luna, pallida ma abbagliante allo stesso tempo, mi guarda, ci guarda.
14
Respiro profondo, sento di averne bisogno. L’acqua fresca che scivola sul volto prima di entrare in gola regala un istante di puro piacere. Il panorama che si gode adesso vale molto di più della fatica fatta per raggiungere la cima. Il Forte Diamante.
Ci abbracciamo. Sorrisi. Veri.
Emozioni. Ancora.
Forse quel filo c’era davvero.
Mentre chiudo gli occhi esausto prima di addormentarmi mi sembra di sentire un suono in lontananza …
La luce della luna filtra dalle persiane.
Auuuuuuuuuu …
Sorrido.
Fede













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