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domenica 15 novembre 2009
Diabete e attività fisica: prima parte - definizione
Sotto il termine diabete mellito sono comprese alcune sindromi, differenti tra loro per eziologia, patogenesi e decorso clinico, ma aventi tutte in comune il sintomo iperglicemia persistente a digiuno, cioè aumento della concentrazione ematica del glucosio (che in condizioni normali è compresa tra 80 - 100 mg/dl di sangue), associata a poliuria (emissione di una maggiore quantità di urina) ed a glicosuria (glucosio nelle urine) se la glicemia supera il livello di 180 mg/dl di sangue (soglia renale per il glucosio). Fino all'avento dei moderni test di laboratorio la diagnosi di diabete veniva fatta assaggiando le urine dei pazienti, se queste erano dolciastre, si dimostrava così la presenza del glucosio.
Etimologicamente il termine diabete deriva dal greco e significa "passare attraverso", mentre il termine mellito dal latino "mellitus", che significa miele, per enfatizzare rispettivamente il significato della poliuria (passaggio di acqua attraverso il rene) associata alla glicosuria (urina dolce come il miele).
Le varie sindromi di diabete mellito vengono suddivise in due grandi famiglie, diabete mellito primario e diabete mellito secondario. Quello primario comprende le due forme più importanti e diffuse e cioè:
a) il diabete mellito insulino dipendente (IDDM - Insulin Dependent Diabetes Mellitus), detto anche di tipo 1 ed indicato in passato come diabete giovanile per la precosità del suo esordio;
b) il diabete mellito non insulino dipendente (NIDDM - Non Insulin Dependent Diabetes Mellitus), detto anche di tipo 2 ed indicato in passato come diabete dell'adulto;
e altri due tipi di diabete, e cioè il diabete gestazionale che si sviluppa nel 2 - 5% di tutte le gravidanze e colpisce la donna incinta ed il feto. Per fortuna, generalmente, regredisce dopo il parto sia nella madre che nel bambino, ma durante la gravidanza può causare complicazioni; e la disfunzione della glicemia a digiuno, che distingue i casi borderline di diabete. Un livello plasmatico di glucosio compreso tra 110 mg/dl e 125 mg/dl, dopo 8 ore di digiuno, viene considerato come una disfunzione della glicemia a digiuno.
Il diabete secondario comprende altre forme di diabete mellito che si manifestano in conseguenza di altre patologie.
Il diabete mellito è una condizione patologica molto grave , non solo per la sua notevole incidenza, ma anche perchè, provocando notevoli alterazioni metaboliche, diventa responsabile col tempo della comparsa, dapprima subdola e poi chiaramente manifesta, di complicanze a carico del sistema circolatorio, del sistema nervoso, dei reni e degli occhi.
Col termine diabete insipido e diabete renale vengono indicate altre patologie, completamente diverse dal diabete mellito: il primo è una malattia caratterizzata da gravissima poliuria con emissione di urina a bassissimo peso specifico e altrettanto forte polidipsia (ingestione di acqua) ed è causato dall'assenza di ormone antidiuretico (ADH) secreto dalla neuroipofisi o dall'assenza dei recettori per questo ormone nelle cellule tubulari del rene, mentre il secondo è un'affezione caratterizzatat da glicosuria senza concomitante iperglicemia, per un difetto nel riassorbimento tubulare del glucosio.
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