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martedì 14 ottobre 2014

SpiritOutdooR - in attesa delle foto




Lo abbiamo sempre detto.
SpiritOutdooR non termina con la fine dell’evento. SpiritOutdooR è tutti i giorni.
Ed è vero.
Adesso sono stanco. Persino Crusca l’ha avvertito. Quando sono entrato in giardino mi è corsa incontro come al solito, per saltarmi addosso come al solito, poi si è fermata e mi ha guardato, inclinando il suo bellissimo musetto. Siamo stati in quell’attimo per un pugno di secondi, poi continuando a scodinzolare si è avvicinata piano e mi ha dato un bacino quasi sussurrato. Niente bottiglia sventrata, niente legni rosicchiati. Mi ha dato un abbraccio.
Mettere in moto una macchina come questa due giorni non è poco. Abbiamo iniziato a disegnarla sei mesi fa, sei mesi di passione, di scelte, di cambi di direzione, di azzardi e scommesse, sei mesi nel quale le nostre vite, già particolarmente dense, hanno dovuto fare spazio ad un progetto, un’idea, un sogno, così semplice eppure così complesso nel suo essere allo stesso tempo fuori dal comune e quotidianità.
Sei mesi di lavoro per offrire due giorni di emozioni. E di tante altre cose (cultura, prevenzione, sport, paesaggi …). E’ stato talmente meraviglioso che lo rifarei domani; talmente intenso che non lo rifarei mai più.
Non è stato perfetto, anzi. Però è stato bellissimo, però è stato unico, però è stato nostro. Non cambierei una virgola, non modificherei una parola.
Come è stato costruito SpiritOutdooR? Immaginate tante formichine. Tutte con un piccolo granello. Ecco, tutte quelle formichine, insieme, hanno
costruito un palazzo, un grattacielo.
Quindi voglio ringraziare tutte quelle formichine e tutti i loro granelli. Non citerò nome per nome per evitare di dimenticare qualcuno (tanto sapete chi siete), ma abbraccio, con tutto il calore possibile, StileLibero, ASD Run&Motion, NordicSoulWalkingCookingTeam e tutti coloro che, ruotando intorno a queste “entità”, hanno reso possibile tutto ciò.
Un ringraziamento particolare a Simone Parodi e Finalborgo.it che hanno creduto in noi.
Un ringraziamento decisamente speciale, anzi, IL ringraziamento TOP, a due formiche che avevano un granellone, senza il quale tutto il palazzo non sarebbe stato in piedi.
Fiero di voi: Marina e Cristina.
Adesso sono stanco, svuotato. In una maniera quasi piacevole, appagante.
Il problema sorge quando, mettendosi in gioco in un modo così profondo, attivando un meccanismo così trascinante, non si riesce più ad uscirne, si rimane catturati, forse anche consapevolmente, forse si cerca, inconsciamente proprio questo, ma si rimane in trappola. E di quella appagante stanchezza, non ne puoi più fare a meno …
Stay tuned
Fede

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