Visualizzazioni totali

Amici

domenica 28 marzo 2010

L'allenamento sportivo - prima parte


... questa volta mi sa che mi imbarco in un'avventura senza via di uscita... però la tentazione è grande.
Avrei piacere di parlare del processo di allenamento, dei miti e leggende che ruotano intorno ad esso, di che cosa è (o potrebbe essere) in realtà, di come affrontarlo, organizzarlo, condurlo....
L'argomento mi affascina in maniera terribile, è forse la causa principale che, quattordici anni fa mi spinse ad affrontare il percorso di studi che mi ha accompagnato fino ad oggi. Condurre un individuo (o più individui) ad affrontare una competizione, una partita, una sfida con se stesso attraverso un processo in grado di migliorarlo a livello fisico, emotivo, caratteriale e prestativo, agendo quindi su più sfere, strettamente connesse tra loro, in maniera scientifica, utilizzando quindi un metodo di allenamento, ma anche in maniera personale, utilizzando quello che possiamo chiamare "pensiero laterale", che in fondo altro non è che vedere le cose da altre angolazioni.
Mi rendo conto che l'argomento è sconfinato e per nulla semplice. Ci proviamo.

Oggi vorrei buttare lì una definizione del processo di allenamento, tanto per avere un punto di partenza. Questa definizione è piuttosto datata, probabilmente è migliorabile (e magari lo faremo in queste settimane), però è dentro di me da parecchi anni e ogni tanto affiora come un piacevole ricordo, inoltre è stata data da un "luminare" dellascienza dell'allenamento che è Carlo Vittori, e quindi ho deciso che si partirà da qui:

L'allenamento è "un processo pedagogico - educativo complesso che si concretizza nell'organizzazione dell'esercizio fisico ripetuto in qualità, quantità ed intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti che, variando continuamente i loro contenuti, stimolino i processi fisiologici di supercompensazione dell'organismo e migliorino le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell'atleta, al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara".

domenica 21 marzo 2010

Maratona di Roma - atto quarto: seduto sul divano a riflettere


Questa mattina si è corsa la Maratona di Roma. Non volevo vederla in TV, il pensiero della forzata rinuncia mi indirizzava subdolamente a fare altro, barba, una doccia chilometrica (in effetti ero un po' sudato...), aspirapolvere, pulizia del bagno (ometto di casa...) e altre diavolerie del genere, ma non è durata a lungo.
Il cuore ha ceduto e, come un caldo abbraccio, il divano ha accolto il mio corpo che pigramente indirizzava il telecomando su Rai3, permettendomi così di gustare uno spettacolo che in effetti ha pochi eguali.
Interessante la gara, magnifico lo scenario, emozionante lo sforzo letto sui volti dei partecipanti, da brividi l'arrivo, ma questa volta, stranamente, la cosa che mi è rimasta più impressa è stato il commento dei giornalisti e dei tecnici sul posto.
Si è parlato di ritmi al chilometro, di cosa mangiare, di come allenarsi, ma, soprattutto, si è parlato di attività fisica e sport come unici mezzi di prevenzione per le patologie metaboliche e muscolo/scheletriche, come unici mezzi di aggregazione, di socializzazione e di integrazione, si è parlato di portare lo sport anche nelle periferie e nei quartieri a rischio, di spingere l'attività fisica nelle scuole di ogni ordine e grado...
Praticamente quello che dico e sostengo da sempre. Mi sono sentito, comunque, protagonista, anche se non ho corso. Ero comunque lì.

domenica 14 marzo 2010

Le Manie: regionali CSI di corsa campestre





Oggi pomeriggio, nella splendida cornice (anche grazie alla giornata di sole) dell'altopiano delle Manie, si sono svolti i campionati CSI (Centro Sportivo Italiano) di corsa campestre. Su uno spettacolare anello di alcune centinaia di metri si sono dati battaglia veramente tanti atleti, dai bambini di 7/8 anni, fino ai veterani ultrasessantenni.
Il nostro "mitico" Paride,
con i ragazzi della sua squadra, l'Atletica Run Finale, ha partecipato alla competizione, e ha fatto la su a"porca" figura...
E che figura!!! Nella sua categoria, gli esordienti "A", probabilmente la categoria più numerosa, ha concluso la gara al TERZO POSTO, con una condotta a dir poco esemplare!!!

sabato 13 marzo 2010

Maratona di Roma - atto terzo: la rinuncia


Confermo che non parteciperò alla maratona di Roma. I perchè sono già stati abbondantemente esposti nel post precedente. Va bene così, niente da recriminare, da lamentarsi, da piagnucolare. Un po' mi dispiace, ma in effetti, è un periodo nel quale è forse meglio che mi riposi e, quindi, questa rinuncia forzata capita proprio a fagiolo, visto che gli impegni sono molteplici, i progetti numerosi, il tempo poco e l'energia, a questo punto dell'anno, ancora meno!!

domenica 7 marzo 2010

Maratona di Roma - atto secondo: il dubbio


La mia partecipazione alla Maratona di Roma del prossimo 21 marzo è in forse. Prenderò in settimana la decisione definitiva. Non c'è molto altro da aggiungere. Negli ultimi 25 giorni ho fatto un solo allenamento di corsa "vera", sono al secondo ciclo di antibiotici, dopo essere passato per antinfiammatori vari, spray di ogni tipo, fumenti dal più naturale al più farmacologico, un po' di cortisone (che non guasta mai) per l'allergia, qualche spruzzata di aerosol, senza aver dimenticato il fatto di aver divorato un armadietto di pseudo-medicamenti omeopatici e fitoterapici...
Veramente in queste condizioni non mi sento di soffrire per 42 km, contando il fatto che, in questo periodo, non posso permettermi ulteriori ricadute, perchè ho "l'agenda fittissima".
Oltre tutto non posso nemmeno dire: " va beh, mi faccio il culo questi 10 giorni, e poi vediamo che succede" perchè, in effetti, non sono ancora recuperato (soprattutto nel respirare) al 100%.
Non è un grosso problema, corse da affrontare ne esistono migliaia, però un po' mi dispiace.
Vedremo. Aggiornamenti a breve... ;-)